Architettura

L’architettura del Convento e della Chiesa e i tempi dei stili sovrapposti La testimonianza di questa origine,…

L’architettura del Convento e della Chiesa e i tempi dei stili sovrapposti

La testimonianza di questa origine, il visitatore la trova subito nella lapide in latino sotto il portico antistante la Chiesa, la quale dice: A Dio ottimo massimo – Questo convento fu edificato per ordine del S.P.N. Francesco nell’anno del Signore 1223 – XIV dalla fondazione della religione minoritica – VIII del S., Pontefice Onorio III – essendo imperatore dei romani Federico II.
Furono gli abitanti di Mombaroccio e di Montegiano a costruire la casa per i Frati Minori e la piccola Chiesa cui diedero il titolo di Santa Maria di Scotaneto, dalle molte piante di scotano che la circondavano. Questa prima angusta dimora fu demolita presto per costruirne un’altra più grande, in vetta al colle, le cui dimensioni sono facilmente ravvisabili nell’aula centrale del tempio. Prima di varcarne la soglia a nessuno può sfuggire il portale costruito con pietre di Sant’Ippolito e modellato ad arco ogivale con colonne cilindriche e aggetti di stile romanico.
Il portale è stato mutilato negli anni 1650-60, periodo in cui fu trasformata la costruzione della Chiesa, già coperta da capriate e con le pareti affrescate nei secoli XIV e XV. Anche i muri perimetrali furono elevati mentre all’interno veniva costruita una vela rigonfia per soffitto, secondo i canoni del seicento, che spicca da una cornice di stucco che corre per tutto il perimetro dell’aula sacra. L’abside della chiesa che è di identica larghezza della navata principale, e la sacrestia di fianco, sono state costruite nella seconda metà del 1600. All’esterno, una piccola lapide dice: Anno Domini 1668 sedente Clemente IX.
Voltate all’interno da vele e ornate ai quattro angoli da conchiglie in stucco, nella seconda guerra (1944) hanno subito danni sul tetto e nelle volte. Chi arriva al Santuario ha di fronte una superba scalinata che con 96 gradini immette sul piazzale. All’inizio della medesima, la Croce in pietra elevata dal padre Verdeselli, nel 1600, in onore del Beato Sante.
La croce poggia su tre monti (elementi principali che compongono l’arma specifica del convento B. Sante) ed è elevata da terra su una colonna dorica che poggia su un parallepipedo di pietra che ha per base un doppio gradino in cerchio sempre di pietra.